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Ideato un test per distinguere l'Alzheimer da altre forme di demenza

Neurologia Redazione DottNet | 27/07/2017 15:53

Metodo low cost e non invasivo creato da un team d'italiani

Scienziati italiani hanno ideato un metodo facile ed economico per diagnosticare l'Alzheimer distinguendolo da un'altra forma di demenza piuttosto diffusa, quella fronto-temporale che si stima rappresenti dal 10 al 15% di tutti i casi di demenza. Si tratta di registrare la risposta cerebrale a una piccola e impercettibile stimolazione inviata dall'esterno con una sonda.    È il risultato di una ricerca svolta presso l'università di Brescia, diretta da Barbara Borroni e pubblicata sulla rivista Neurology, coinvolgendo 79 persone con probabile Alzheimer, 61 con probabile demenza frontotemporale, 32 coetanei senza alcun segno di demenza. 

  Attualmente è difficile discriminare tra le due forme di demenza, perché i sintomi sono molto simili: si può farlo con esami costosi come la Pet o invasivi come la puntura lombare.    Il nuovo metodo semplice e non invasivo si basa sull'utilizzo della stimolazione magnetica transcranica, TMS, che consiste nell'inviare, tramite una sonda che si poggia sulla testa, una stimolazione magnetica ad aree precise del cervello.    Il punto è che, spiega  Borroni, "nel cervello ci sono diversi tipi di neuroni che rilasciano diversi messaggeri chimici (neurotrasmettitori): ad esempio neuroni che rilasciano glutammato, neuroni che rilasciano acetilcolina etc".

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Con la TMS è possibile vedere se queste diverse famiglie di neuroni funzionano bene e discriminare tra le malattie perché per esempio "l'Alzheimer è legato a un deficit di rilascio di acetilcolina", spiega, rilevabile con la TMS.    "Quello che facciamo - precisa l'esperta - è registrare la risposta alla stimolazione e in base ad essa valutiamo, appunto, l'integrità dei diversi neurotrasmettitori" discriminando tra le diverse forme di demenza.    "Se questi risultati saranno replicati in studi più ampi - conclude - i clinici potrebbero essere presto in grado di diagnosticare con facilità e rapidità la demenza frontotemporale con questo metodo non invasivo".

fonte: ansa

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